Sebbene l’EBA abbia pubblicato la bozza finale dell’informativa del Pillar 3 sui rischi ESG, che include la rendicontazione quantitativa del rischio fisico da eventi climatici, una buona parte degli istituti bancari non dispone ancora di modelli predittivi del rischio climatico affidabili e di dati rilevanti.
Secondo le Banche Centrali Europee, oltre il 30% del portafoglio crediti bancari alle imprese è esposto al rischio climatico. Circa il 60% delle banche non utilizza modelli solidi per la prova di stress e non include l’esposizione agli eventi naturali nei propri modelli di rischio per il credito, mentre solo il 20% la inserisce come variabile nella concessione dei prestiti.